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VIÇOSA









Italiano Localizzata a 85 km da Maceió, la terra dove oggi sorge il comune di Viçosa, era originariamente abitata dagli indiani Caambembes, sottotribù dei Caetés, che vivevano in continue lotte con gli indiani Cariris e altre tribù Tapuias che abitavano la foresta caatinga. Nel 1790 un coltivatore di cotone di nome Manoel Francisco, si stabilì nel sito al fine di conoscere la cultura dell'Alagoas. Successivamente costruì una cappella di legno nel punto in cui fu celebrata la messa (dove oggi si trova la chiesa di Rosário). Nel corso del tempo alcune case in legno furono costruite sul lato sinistro della stessa cappella. Anni più tardi, il 13 ottobre 1831, Viçosa fu elevata a categoria di villaggio e il 16 maggio 1892 al rango di città. Viçosa è una città ricca non solo culturalmente, ma anche per le sue bellezze naturali, da cui il nome "Princesa das Matas" (principessa delle foreste), per il verde e l'esuberanza del suo territorio dove possiamo incontrare bellissime cascate come la cascata do Anel. Serra Dois Irmãos è uno dei principali percorsi turistici per fare camminate attraverso i canyon e nei percorsi della Mata Atlantica (foresta pluviale ricchissima in termini di biodiversità) fino a incontrare la cascata Dois Irmãos. Viçosa è stata anche chiamata l'Atene di Alagoas e Città Accademica, per la grande quantità di insegnanti, medici, storici e poeti. Una passeggiata per le strade della città permette al visitatore di conoscere un patrimonio architettonico di grande bellezza ancora in un buono stato di conservazione, con palazzi signorili e belle case, che dimostra il buon gusto e la raffinatezza delle epoche passate. Era molto comune a Viçosa fino agli anni 30 la danza del Quilombo, un tipo di ballo che coinvolge le tre razze, neri, indiani e bianchi, presentato negli eventi più importanti delle case dei senhores de engenhos (proprietari di piantagioni e mulini). Oggi il folklore più popolare è diffuso attraverso le danze del Reisado, Pastoril, Guerreiro, Cavalhada, Coco de Roda, Baianas, Quadrilha Junina e il Forró Pé de Serra. La tradizione culturale si distingue principalmente con le feste del Carnevale, São João, Vaquejada, Consciência Negra, Indipendenza e la festa patronale Senhor Bom Jesus do Bomfim. La città offre anche molte attrazioni turistiche culturali come la Casa della Cultura, la Scuola della Musica e del Folklore, il Bar do Zé Cavaquinho, il Museo do Anel, il Parco delle Sculture, la chiesa di Nossa Senhora do Rosário e il vecchio impianto per la lavorazione della canna da zucchero e oggi scuderia Boa Sorte.








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