Conosciuta come la "Principessa del Sertão" Palmeira dos Índios si trova nell'entroterra dello stato dell'Alagoas, a 135 km da Maceió.
Gli indiani Xucurus e Cariris furono i primi abitanti dell'attuale comune a metà del XVII secolo.
Essi vivevano in mezzo ad una abbondante foresta di palme che formava la vegetazione locale.
Questo fù il motivo dell'attuale nome al comune, Palmeira dos Índios.
Intorno al 1770, il frate Domingos de São José arrivò nel piccolo villaggio e nello stesso anno iniziò la costruzione della prima chiesa.
Tre anni dopo, convertiti i pagani, lo stesso frate francescano ottenne da Dona Maria Pereira Gonçalves, titolare della “sesmaria”(concessioni di lotti di terreni incolti ceduti dal re del Portogallo a chi volesse coltivarli), la donazione di un piccolo lotto di terreno per la costruzione di una cappella dedicata a Senhor Bom Jesus da Boa Morte.
Nel 1798 fu creata la parrocchia e nel 1835 Palmeira dos Índios passò allo status di villaggio, separandosi dal comune di Anadia.
Nel 1846, tornò alla condizione di distretto, come risultato di lotte politiche tra le famiglie locali e con la conseguente frenata allo sviluppo.
Solo sette anni dopo, Palmeira dos Índios ritorna allo status di villaggio, recuperando il suo sviluppo e elevandosi a categoria di città il 20 agosto 1889.
Con l'inaugurazione della ferrovia nel 1933 (come punto finale della ferrovia che partiva da Lourenço de Albuquerque), il comune entrò in una fase di grande progresso.
La città ha come principali attrazioni turistiche, il museo Xucurus, la casa museo Graciliano Ramos, il piccolo villaggio di Cafurna e la statua Cristo Goití (vista panoramica sulla città).
Tra i festeggiamenti della città troviamo la festa dei Reis (gennaio), la settimana dell'Índio (aprile), la festa della Pinha e la festa di São João (giugno), festa d'indipendenza e la fiera dell'Arte e Cultura (agosto), la settimana Graciliano Ramos (ottobre) e la festa di Nossa Senhora do Amparo (dicembre).
Con 460 km² di superficie, Palmeira dos Índios è una delle città più privilegiate possedendo numerose montagne e cascate d'acqua che si stanno progressivamente scoprendo ogni anno, contribuendo a far crescere l'eco-turismo della regione con passeggiate a piedi, in bicicletta e in moto, attraendo sempre molti turisti e avventurieri provenienti da tutto il nord-est, ammirando le bellezze naturali delle riserve indigene e alcune aree di Mata Atlantica (foresta pluviale ricchissima in termini di biodiversità) ancora preservate.
Il bacino idrografico della regione è molto ricco e conta con numerose sorgenti temporanee e permanenti, oltre ad essere sede di uno dei fiumi più importanti dello stato, il fiume Coruripe che nasce nella regione del Cafundó.
Conosciuta come la "Principessa del Sertão" Palmeira dos Índios si trova nell'entroterra dello stato dell'Alagoas, a 135 km da Maceió.
Gli indiani Xucurus e Cariris furono i primi abitanti dell'attuale comune a metà del XVII secolo.
Essi vivevano in mezzo ad una abbondante foresta di palme che formava la vegetazione locale.
Questo fù il motivo dell'attuale nome al comune, Palmeira dos Índios.
Intorno al 1770, il frate Domingos de São José arrivò nel piccolo villaggio e nello stesso anno iniziò la costruzione della prima chiesa.
Tre anni dopo, convertiti i pagani, lo stesso frate francescano ottenne da Dona Maria Pereira Gonçalves, titolare della “sesmaria”(concessioni di lotti di terreni incolti ceduti dal re del Portogallo a chi volesse coltivarli), la donazione di un piccolo lotto di terreno per la costruzione di una cappella dedicata a Senhor Bom Jesus da Boa Morte.
Nel 1798 fu creata la parrocchia e nel 1835 Palmeira dos Índios passò allo status di villaggio, separandosi dal comune di Anadia.
Nel 1846, tornò alla condizione di distretto, come risultato di lotte politiche tra le famiglie locali e con la conseguente frenata allo sviluppo.
Solo sette anni dopo, Palmeira dos Índios ritorna allo status di villaggio, recuperando il suo sviluppo e elevandosi a categoria di città il 20 agosto 1889.
Con l'inaugurazione della ferrovia nel 1933 (come punto finale della ferrovia che partiva da Lourenço de Albuquerque), il comune entrò in una fase di grande progresso.
La città ha come principali attrazioni turistiche, il museo Xucurus, la casa museo Graciliano Ramos, il piccolo villaggio di Cafurna e la statua Cristo Goití (vista panoramica sulla città).
Tra i festeggiamenti della città troviamo la festa dei Reis (gennaio), la settimana dell'Índio (aprile), la festa della Pinha e la festa di São João (giugno), festa d'indipendenza e la fiera dell'Arte e Cultura (agosto), la settimana Graciliano Ramos (ottobre) e la festa di Nossa Senhora do Amparo (dicembre).
Con 460 km² di superficie, Palmeira dos Índios è una delle città più privilegiate possedendo numerose montagne e cascate d'acqua che si stanno progressivamente scoprendo ogni anno, contribuendo a far crescere l'eco-turismo della regione con passeggiate a piedi, in bicicletta e in moto, attraendo sempre molti turisti e avventurieri provenienti da tutto il nord-est, ammirando le bellezze naturali delle riserve indigene e alcune aree di Mata Atlantica (foresta pluviale ricchissima in termini di biodiversità) ancora preservate.
Il bacino idrografico della regione è molto ricco e conta con numerose sorgenti temporanee e permanenti, oltre ad essere sede di uno dei fiumi più importanti dello stato, il fiume Coruripe che nasce nella regione del Cafundó.
